Serie D, il paradosso della Bella Addormentata

Sabato 26 gennaio
Palestra I. Alpi
USMI - Pallacanestro Buster Verona: 66 - 53

Di Stefano Migotto

Dopo la sconfitta di Solesino, città che ha regole sue, quante erano le probabilità di perdere ancora? Mediamente siamo tutti molto razionali ma, per non sbagliare, questa volta ho portato la solita giacca, non perché sia superstizioso ma per non sfidare la fortuna con scelte inutili.
Cercando di essere razionale mi è venuto invece in mente il paradosso della Bella Addormentata. Quante probabilità c’erano di perdere ancora? A guardare il risultato dell’andata, tante; a tenere in eccessiva considerazione quanto accaduto a Solesino molte. Se poi comparavamo i cm, i kg e i punti fatti e subiti i nostri avversari erano di gran lunga superiori.

Invece coach Pellecchia era confidente nel poter portare a casa il risultato perché crede nei suoi ragazzi e nel gioco che possono sviluppare ma soprattutto perché le statistiche le utilizza per preparare la partita e creare la giusta strategia, e non per prevedere i risultati; e i ragazzi sentono questa fiducia implicita che scorre e va verso di loro e la restituiscono sul campo con impegno e gioco.

Il coach inoltre ha fatto capire che non bisogna avere paura degli errori: sbagliare serve. Aver lasciato a Quaglia di Solesino 30 punti e essere partiti lenti a Solesino è stato un errore. Einstein scrisse circa 200 articoli con contenuti scientifici, e anche con diverse scoperte: una quarantina erano zeppi di errori. La vita è spesso una sequenza di sbagli, anche involontari e casuali, ma l’importante è saperli riconoscere, e considerarli come delle leve per andare avanti, migliorare, e non sprecare né talenti né energie. Non dobbiamo avere paura di sbagliare. Non dobbiamo diventare prigionieri dell’ansia della prestazione, ovvero di performance sempre ad alto livello, sul lavoro, negli studi nel gioco e nella vita. L’errore aiuta, a volta è perfino indispensabile per crescere e migliorare. E i ragazzi dell’USMI l’hanno capito e sono andati oltre.

Il primo quarto si è chiuso 17 a 13 per gli avversari; due falli per Andrea; ancora una volta questi indicatori non descrivono appieno il gioco sviluppato ma soprattutto le occasioni mancate; a memoria posso dire che con un pizzico di fortuna potevamo tranquillamente essere a +2 se la palla non avesse danzato sul ferro per saltare fuori. Nel breve tempo tra primo e secondo quarto però quello che si respirava era consapevolezza di aver inquadrato bene la partita e che i cm e i kg degli avversari erano solo numeri; in campo ci va anche la testa e, nonostante i recenti studi della nostra gloriosa università sull’intelligenza nel calcio (un paradosso?), quella non la si trova sui tabellini.

Il secondo quarto ha dimostrato che la testa ce l’abbiamo e la sappiamo usare; infatti una volta bloccati i loro lunghi e inceppato il loro gioco, pur continuando a sbagliare canestri facili abbiamo chiuso 30 a 28 e ci siamo caricati e preparati alla seconda parte della partita consapevoli che il gioco era nelle nostre mani. Infatti al rientro in campo i ragazzi hanno impresso la svolta decisiva alla partita incrementando il vantaggio a + 9 gestendo il match; gli avversari, nel tentativo di sfidarci sul nostro stesso terreno toglievano centimetri ma perdevano il loro gioco e i nostri ragazzi ne approfittavano imponendo una difesa forte e precisa che lasciava agli avversari solo 10 punti e tanta frustrazione.

L’ultimo quarto è stato caratterizzato dall’efficacia del numero 17 degli avversari che poteva mettere a segno alcuni canestri che sembravano riportare la Buster sotto; ma ogni volta che gli avversari si avvicinavano troppo i nostri ragazzi rispondevano con dei tiri che annichilivano gli avversari; a volte non sono i punti che segni a fare la differenza ma come li segni. E i Pucciadores dagli spalti sottolineano sempre questi momenti con il calore che li contraddistingue che si trasforma in energia per i ragazzi in campo.

Tra tutti in evidenza i nostri lunghi Francesco, Giacomo e Daniele che hanno dimostrato come ai cm e ai kg si può rispondere con la testa, il carattere e l’attaccamento ai propri colori “il gialloblù il nostro amor oioioioi…

Sabato prossimo 2 febbraio tutti a Vigonza al Palazzetto dello sport in Via Paolo VI 16 alle ore 20 per continuare a fare il nostro gioco!

TABELLINI: Turi F. 13; Boaretto 13; Bergantin 12; Sbrocco 10; Bruno 7; Malagoli G. 5; De Nardo 5; Turi M. 1; Malagoli F.; Corbetta; Forcellini; Cisotto. All.re : Pellecchia Giovanni Ass.te : Satalic Mario
PARZIALI : 13-17; 17-11; 17-10; 19-15.

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